Nuova Riveduta:

Giobbe 23:10

Ma la via che io batto egli la conosce;
se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro.

C.E.I.:

Giobbe 23:10

Poiché egli conosce la mia condotta,
se mi prova al crogiuolo, come oro puro io ne esco.

Nuova Diodati:

Giobbe 23:10

Ma egli conosce la strada che io prendo; se mi provasse, ne uscirei come l'oro.

Riveduta 2020:

Giobbe 23:10

Ma la via che io percorro egli la conosce; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro.

La Parola è Vita:

Giobbe 23:10

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 23:10

Ma la via ch'io batto ei la sa; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro.

Ricciotti:

Giobbe 23:10

Eppur egli conosce la mia condotta, mi ha saggiato come oro che passa al fuoco.

Tintori:

Giobbe 23:10

Ma Egli conosce la mia condotta, Egli m'ha provato come l'oro attraverso il fuoco,

Martini:

Giobbe 23:10

A lui però noti sono i miei andamenti, ed egli ha fatto saggio di me, come si fa dell'oro, che passa pel fuoco.

Diodati:

Giobbe 23:10

Quando egli avrà conosciuta la mia via, E mi avrà esaminato, io uscirò fuori come oro.

Commentario abbreviato:

Giobbe 23:10

8 Versetti 8-12

Giobbe sapeva che il Signore era presente ovunque; ma la sua mente era talmente confusa che non riusciva a vedere in modo fisso la presenza misericordiosa di Dio, così da trovare conforto nell'esporre il suo caso. Le sue visioni erano tutte cupe. Sembrava che Dio stesse a distanza e lo guardasse male. Eppure Giobbe esprimeva la certezza che sarebbe stato portato alla luce, provato e approvato, perché aveva obbedito ai precetti di Dio. Aveva gustato e apprezzato le verità e i comandamenti di Dio. Qui dobbiamo notare che Giobbe ha giustificato se stesso piuttosto che Dio, o in opposizione a lui, Giobbe 32:2. Giobbe potrebbe sentirsi al riparo dalle accuse dei suoi amici, ma affermare con coraggio che, sebbene visitato dalla mano di Dio, non si trattava di un castigo del peccato, è stato il suo errore. E si rende colpevole di un secondo errore, quando nega che ci siano dei rapporti della Provvidenza con gli uomini in questa vita presente, in cui i feriti trovano riparazione e i malvagi sono puniti per i loro peccati.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 23:10

Ge 18:19; 2Re 20:3; Sal 1:6; 139:1-3; Giov 21:17; 2Ti 2:19
Giob 1:11,12; 2:5,6; De 8:2; Sal 17:3; 66:10; Prov 17:3; Zac 13:9; Mal 3:2,3; Eb 11:17; Giac 1:2-4,12; 1P 1:7
Giob 42:5-8

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